BOOOM

© Domenico Nordio-DNC, 2022
IL LIBRO NERO
DI UNO STRIMPELLATORE
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DI UNO STRIMPELLATORE
© Domenico Nordio-DNC, 2022

Diventare un uomo migliore:
la mia più grande illusione.
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BOOOM

Domenico Nordio
1 February 2022
In genere non è che, di fronte agli atteggiamenti fastidiosi di solisti e direttori, i colleghi orchestrali si sforzino troppo di celare la loro irritazione, eh. Il patimento, quello di dover suonare condotti da un incapace, raramente supera la settimana, e così potrebbero anche tentare di non essere così plateali nei dissensi. In fondo, basta porre un veto, spargendo qua e là qualche velenoso apprezzamento, perché dell'inaccettabile figuro non sentano più parlare.

Ci sta: troppe volte chi maneggia la bacchetta è arrogante, inconcludente, impreparato e privo di empatia (modo elegante per dire che è scassaballe). E non è in grado, tecnicamente ed umanamente, di sostenere uno straccio di discorso, non avendo un filo di carisma. Poi, è ovvio che non sempre scatti il giusto feeling, pur se in presenza di un qualche talento.

Si sappia, però, che anche i direttori (e, perché no, i solisti) possono essere colti da orticaria, solo che non lo sbandierano ai quattro venti, per minore potere contrattuale (sì, insomma, hanno da sopravvivere e non è il caso che si facciano dei nemici).

Questi sono i comportamenti che, degli orchestrali, faticano a sopportare.

Innanzitutto, il modo di far trapelare disaccordo.
Non si fermano all'alt generale durante le prove; lanciano occhiatine inequivocabili, magari chinando platealmente la testa dietro il leggio, ma non tanto da nascondere del tutto la faccia; parlano ad alta voce durante la concertazione. Questo, direte voi, succede in tutte le comunità guidate da leader, compresa quella scolastica. Dimenticate che a scuola certi atteggiamenti sono sanzionati (sempre più di rado, in verità).

Per non parlare dell'immancabile genio, che dall'ultimo leggio scimmiotta la frase musicale messa sotto processo, marcandone le imperfezioni, mentre dovrebbe vigere il silenzio.  

Ma è il via alla rivolta, tragicamente codificato, che fa ammattire chi sta sul podio.  
Se gli orchestrali siedono come se fossero sul bagnasciuga di Riccione, è sicuro che hanno perso la pazienza. E chi, imbracciando lo strumento, indossa gli occhiali da sole, è di certo uno dei capi della sommossa (mi è capitato personalmente). Però è la risatina di scherno, di fronte ad una richiesta musicale, che di solito fa scoppiare la bomba: davanti all'evidente provocazione, anche il più placido dei direttori esplode come se fosse una pentola a pressione difettosa.

Booom e Game Over.


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